PIETRO LARIZZA, FIGURA AUTOREVOLE E PRESTIGIOSA DEL SINDACALISMO ITALIANO ED EUROPEO.
Con Pietro Larizza scompare una figura autorevole e prestigiosa del sindacalismo italiano. Con lui abbiamo condiviso un lungo tratto di strada comune nell’impegno nella UIL, per un sindacato riformista, laico, moderno.
Larizza, come segretario organizzativo, fu impegnato ad articolare sul territorio e nelle categorie il “sindacato dei cittadini” elaborato da Giorgio Benvenuto e, succedendogli alla guida della UIL nel 1992, nella temperie della fine della Prima Repubblica e della cancellazione per via mediatico-giudiziaria del Partito socialista e di altre forze laiche e socialdemocratiche con cui l’Organizzazione in autonomia condivideva valori e culture, seppe difenderla, sviluppando il rapporto unitario con CGIL e CISL, e vivendo da protagonista le stagioni della concertazione e della politica dei redditi con i governi presieduti da Amato e da Ciampi e la riforma previdenziale con quello-Dini, sempre avendo come obiettivo prioritario la tutela dei lavoratori, dei pensionati e del Mezzogiorno. L’idea di partecipazione del sindacato alle scelte istituzionali, sostenuta con successo da Larizza, trovò il giusto traguardo nel 2000, con la nomina alla presidenza del CNEL prima e, nel 2007, con l’elezione al Senato della Repubblica, dopo essere stato insignito della massima onorificenza della Repubblica, il cavalierato di Gran Croce e avere ricevuto la laurea honoris causa in Giurisprudenza dall’Università della “sua” Reggio Calabria.
Proprio tra Reggio Calabria e Messina, con noi, sviluppò uno dei temi a Lui più cari: la realizzazione del Ponte sullo Stretto, con la creazione della Consulta dell’Area dello Stretto, al termine dei congressi nell’autunno del 1997 delle due Camere sindacali di Reggio Calabria della quale era segretario generale Di Iacovo e di quella di Messina di cui era segretario generale Ballistreri (entrambi nella foto).
Pietro, strenuo assertore dei principi del socialismo e della ragione laica, non aveva un carattere facile, spesso spigoloso, soprattutto se si trattava di difendere la UIL e le sue idee, ma aveva anche grandi slanci di generosità, avendo sempre a cuore la storia dell’Organizzazione basata anche sulle persone che vi avevano contribuito, diffidando del sedicente “nuovismo” di alcuni dirigenti.
Lo ricordiamo con affetto e amicizia fraterna.
Benedetto Di Iacovo – Segretario generale Confial
Maurizio Ballistreri – Presidente Istituto di Studi sul Lavoro di Confial
(Nella foto a Messina Benedetto Di Iacovo e Maurizio Ballistreri con Pietro LARIZZA ad una iniziativa da promossa dai due segretari calabrese e siciliano nel 1997).