Con l’approvazione dei decreti delegati in attuazione della Legge n. 183/2014 si delinea una nuova misura a sostegno del reddito: la Naspi (Nuova Assicurazione Sociale per l’impiego).
Verranno, infatti, archiviate Aspi e mini-Aspi, che cederanno il passo a partire dal 1 maggio 2015 alla nuova forma di assistenza prevista dal governo.
La nuova indennità coinvolgerà tutti i lavoratori dipendenti, eccezion fatta per gli assunti a tempo indeterminato della pubblica amministrazione e degli operai agricoli, per i quali continuerà ad applicarsi una normativa ad-hoc.
I requisiti per l’accesso alla Naspi saranno:
- Il possesso dello status di disoccupato
- Il possesso di contributi per almeno 13 settimane nei 4 anni antecedenti la perdita del lavoro
- 30 giornate di effettivo lavoro, nei 12 mesi che precedono l’inizio del periodo di disoccupazione
L’indennità versata sarà pari al 75% della retribuzione se la retribuzione mensile è pari o inferiore a 1.195 euro, mentre se lo stipendio è superiore, l’indennità sarà pari al 75% a cui si aggiunge il 25% della differenza fra la retribuzione mensile e il tetto di 1.195 euro; in ogni caso l’assegno non potrà superare i 1.300 euro mensili.
Modificata anche la riduzione del sussidio che dopo i primi mesi diminuirà solo del 3%, anziché del 15%.
Fissata, infine, anche la durata massima dell’indennità che sale fino a due anni (un anno e mezzo dal 2017) e non sarà più ancorata all’età del lavoratore.
Novità introdotte anche rispetto all’erogazione del sussidio che, in linea con quanto avviene negli altri Paesi U.E., sarà subordinata alla regolare partecipazione a corsi di formazione e riqualificazione professionale oltre che alla partecipazione alle politiche attive proposte dai Servizi per l’impiego.
Decreto NASpI – Nuova Assicurazione Sociale per l’Impiego
di Aniello Giugliano