Preg.Ma On. Giorgia Meloni
Presidente del Consiglio
Palazzo Chigi – Piazza Colonna, 370
00187 ROMA
Onorevole Presidente,
desidero rappresentarLe, a nome mio personale e della CONF.I.A.L. -Confederazione Italiana Autonoma Lavoratori, i migliori voti augurali per l’Incarico affidatoLe dal presidente della Repubblica di Presidente del Consiglio dei Ministri, che ripristina in Italia il primato della politica espressiva della sovranità popolare e costituisce un traguardo fondamentale per la parità di genere, in senso sostanziale e non declamato, poiché una donna al vertice di un governo sfonda, finalmente, il “tetto di cristallo” del nostro sistema istituzionale, per come Ella, opportunamente, ha evidenziato in Parlamento.
La CONF.I.A.L. è un’organizzazione di recente costituzione, le cui radici culturali sono antiche, radicate nella storia e nella tradizione democratica e nazionale del lavoro italiano, che mette al centro l’occupazione e la nascita e la diffusione delle imprese e che vuole rinnovare le strategie sindacali anche per concorrere al governo sociale dell’economia 4.0, con un modello di tipo partecipativo, inclusivo e di ispirazione comunitaria, nella prospettiva di una rinnovata Unione europea fondata anche, e soprattutto, sui diritti sociali, della famiglia e dei cittadini.
Le lavoratrici e i lavoratori, i pensionati, i disoccupati e le famiglie della nostra Nazione vivono l’attuale gravissima situazione sociale ed economica, provocata dal mutato quadro geopolitico, a causa dell’invasione russa in Ucraina e dal perdurare dello spettro della pandemia, che trovano nell’ingiustificato aumento dei prezzi dei servizi energetici, l’aspetto più evidente, da contrastare con vigore attraverso severi interventi fiscali.
Ecco perché serve un elevata governabilità politico-istituzionale, che valorizzi il dialogo sociale (non solo della cittadella dei soliti noti), anche per affrontare le complessità di un mondo connesso ed interdipendente, in uno scenario globale in cui tutto cambia con una velocità repentina: la società che invecchia e il lavoro che si trasforma nei nuovi sistemi produttivi di beni e servizi digitalizzati, con l’avvento dell’intelligenza artificiale e l’esigenza di nuovi paradigmi, economici, sociali, politici e anche istituzionali.
La Sua Presidenza, siamo sicuri, utilizzerà le enormi risorse del Recovery Fund trasfuse nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, archiviando una visione assistenzialistica, fondata sulla politica dei bonus, in favore della promozione dello sviluppo, garante dell’ambiente, in cui il nostro Mezzogiorno costituisca, finalmente, un’opportunità nazionale ed europea, investendo in grandi progetti integrati su infrastrutture materiali e immateriali, mentre istruzione, ricerca e innovazione devono diventare le stelle polari per l’Italia, la cui identità nazionale è sempre stata segnata da inventiva, creatività e genio artistico.
In questo quadro, la CONF.I.A.L. ritiene di osservare che l’auspicabile confronto con le parti sociali, dovrà assumere nuove forme rispetto al passato, meno chiuso alle sole organizzazioni note, ma anche al cosiddetto mondo di mezzo che è stato lasciato fuori dal confronto e dalla partecipazione attiva.
Le associazioni datoriali e le organizzazioni sindacali dei lavoratori tradizionali sono, certamente, le più consolidate e, però, è ormai presente in Italia un diffuso pluralismo sociale nell’area dell’autonomia, che vede da tempo nuovi attori degli interessi delle imprese e del lavoro svolgere significative ed estese funzioni di rappresentanza e di contrattazione collettiva, anche più innovativa di quella delle tre centrali sindacali tradizionali e, proprio per questo, meritano di essere attenzionate ed ascoltate, ancorché convocate.
In questa direzione, secondo la CONF.I.A.L., sono necessarie regole certe, derivanti da un intervento legislativo rispettoso della Costituzione e del diritto vivente, per verificare la effettiva rappresentatività sindacale sui luoghi di lavoro a cui legare la rappresentanza e la titolarità dei diritti in azienda, senza rendite di posizione “storiche” ma connesse all’attualità, per orientare verso i luoghi di lavoro, i territori e le comunità la contrattazione collettiva di secondo livello, garantire livelli minimi salariali contro il dumping sociale, incentivare i fondi pensione integrativi per costruire una reale democrazia economica.
Onorevole Presidente,
nel ringraziarLa per la cortese attenzione, con la speranza che la nostra organizzazione possa essere convocata nelle diverse occasioni che riguarderanno la rappresentanza del Mondo del lavoro, mi permetto inviarLe le Tesi congressuali della Confial e un mio saggio dal titolo “Lampi nel futuro”, rinnovandoLe i più augurali per il Suo Governo, auspicando che il futuro confronto con le associazioni datoriali e i sindacati dei lavoratori possa essere ampio e inclusivo di tutti i soggetti della rappresentanza collettiva, sia “storici” che nuovi ma rappresentativi, nell’interesse della Nazione Italiana.
Cordiali saluti.
Roma, 25 ottobre 2022 Il Segretario Generale
Dott. Benedetto Di Iacovo
(Cavaliere al Merito della Repubblica Italiana)