La CONF.I.A.L., attraverso il suo Segretario Generale Benedetto Di Iacovo, esprime un giudizio moderatamente positivo sulla Legge di Bilancio 2025, evidenziando la necessità di ulteriori interventi strategici per lavoratori, pensionati e il rilancio delle infrastrutture del Paese.
“Riduzione delle aliquote fiscali: un passo verso l’equità per i lavoratori”
La riduzione delle aliquote fiscali, in termini strutturali, per i redditi medio-bassi è una misura importante che sostiene milioni di famiglie italiane, gravate dall’inflazione e dall’aumento del costo della vita. “Questo intervento è un passo concreto verso un sistema fiscale più giusto e uno stimolo al potere d’acquisto dei lavoratori. Tuttavia, per completare l’equazione, bisogna guardare anche alle fasce più deboli della popolazione, come i pensionati, oggi tassati eccessivamente”, ha dichiarato Di Iacovo.
“Pensioni: stop alla tassazione come reddito, basta solo un contributo equo e solidale”
La CONF.I.A.L. chiede con forza una revisione della tassazione sulle pensioni. “Non possiamo continuare a trattare le pensioni come una fonte di reddito da lavoro tassabile. Esse rappresentano un salario differito e accantonato dove già si è pagato per oltre quarant’anni contributi previdenziali e IRPEF già in modo pesante. È necessario ridurre questa pressione fiscale e trasformarla in un contributo di solidarietà limitato esclusivamente al finanziamento del sistema sanitario (5% sull’ imponibile) che è una priorità per tutti”, ha aggiunto il Segretario Generale. In Germania si Paga appena il 2%, in Portogallo il 5%, in Francia il 10%. In Italia dal 23 al 27%, dopo una tassazione esagerata del lavoro dipendente, che ha toccato anche punte del 43%.
“Incentivi alle imprese e investimenti in grandi opere”
Positivo il giudizio sugli incentivi alle imprese per le assunzioni stabili e sugli sgravi per gli investimenti in innovazione. Tuttavia, la CONF.I.A.L. sottolinea che è indispensabile un cambio di passo per quanto riguarda le grandi opere infrastrutturali, fondamentali per la competitività del Paese. “È ora di realizzare progetti di grande respiro come il Ponte sullo Stretto di Messina e di rivedere integralmente il sistema autostradale italiano, che non è più adeguato al traffico veicolare attuale e su questo bisogna partire subito; le autostrade italiane e i diversi raccordi anulari di Roma, Milano, Napoli sono sempre intasati.
Servono infrastrutture moderne, un’Alta velocità ferroviaria effettiva e non camuffata, con carrozze di metropolitane obsolete e Freccia rosse che arrivano puntualmente e ripetutamente in ritardo. Servono sistemi di mobilità capaci di sostenere lo sviluppo economico e di ridurre le inefficienze logistiche che penalizzano le nostre imprese”, ha dichiarato Di Iacovo.
“Un bilancio che guarda al futuro, ma occorre visione di lungo periodo”
Pur apprezzando le misure adottate, la CONF.I.A.L. invita il Governo a investire maggiormente su interventi strutturali, che vadano oltre la gestione dell’emergenza. “Il Paese ha bisogno di politiche coraggiose, che mettano al centro il lavoro e la sua dignità; quindi i redditi dei pensionati e lo sviluppo infrastrutturale, per creare le basi di una crescita sostenibile e inclusiva”, ha concluso il Segretario Generale.
Apprezzabili infine sono alcuni interventi per le aree del Sud, dal Ponte, che dovrà unire la Sicilia al Continente con un attraversamento stabile, all’aumento dei fondi per la SS 106 (strada della morte), alla stabilizzazione del precariato, ai sostegni economici ad alcune eccellenze universitarie del sud.