“Alla luce di quanto è avvenuto all’Europarlamento, il quale ha approvato il mandato concordato dalla Commissione per l’occupazione e gli affari sociali per proporre agli Stati membri un salario minimo legale o la contrattazione collettiva con efficacia generale, proceda subito all’attuazione della Direttiva sul Salario minimo. Le Commissioni preposte realizzino preventivamente audizioni con tutti i soggetti sindacali censiti in Italia dal Ministero del Lavoro e non solo con i soliti noti”.
E’ quanto ha affermato Benedetto Di Iacovo, segretario generale della CONF.I.A.L. – Confederazione Italiana Autonoma Lavoratori, Organizzazione presente in tutta Italia e regolarmente censita, ogni anno, dal Ministero del lavoro.
“Trova così riscontro in sede europea una battaglia storica della Confial”: afferma ancora Benedetto Di Iacovo, il quale aggiunge: “Il Parlamento europeo propone due possibilità per raggiungere l’obiettivo di retribuzioni eque contro il dumping sociale: un salario minimo per legge o la contrattazione collettiva con efficacia generale.
“In Italia, purtroppo, secondo il leader della Confial Di Iacovo, “Cgil, Cisl Uil” si oppongono sia ad una legge per i salari minimi che ad un intervento legislativo di attuazione dell’art. 39 della Costituzione, che prevede la stipula di contratti collettivi con validità erga omnes, con la volontà di difendere un monopolio rappresentativo fuori dall’attualità delle relazioni industriali italiane e in aperto contrasto con i principi di libertà e pluralismo sindacali garantiti dalla Carta costituzionale. Non si cerchino quindi escamotage per aggirare il principio precettivo dell’Art. 39 della nostra Carta Costituzionale. Le libertà sindacali – conclude Di Iacovo- dovranno essere effettive e garantite ad ogni singolo lavoratore, il quale le dovrà potere esercitare scegliendo liberamente l’organizzazione sindacale alla quale aderire. Parimenti, una volta salvaguardati i minimi salariali stabiliti per legge, ogni organizzazione dovrà poter procedere alla contrattazione collettiva in una visione non di monopolio della stessa, ma di pluralismo delle opportunità.
La Confial sul tema organizzerà, a breve, presso una delle due Camere del Parlamento Italiano un’iniziativa pubblica, con eminenti personalità del mondo istituzionale, culturale e politico”, durante la quale presenterà una sua proposta.