Editoriale del Segretario Generale di Confial Nazionale Benedetto Di Iacovo
”Il Manifesto di Ventotene, scritto da Altiero Spinelli, Ernesto Rossi e Eugenio Colorni in piena seconda guerra mondiale, non è solo un documento storico: è una visione ancora attuale, ma incompiuta.
Un’Europa unita, libera dalle sovranità nazionali che hanno alimentato guerre, divisioni e ingiustizie.
Oggi più che mai, quell’ideale ci interpella come cittadini, come lavoratori e come sindacato.
Noi di CONF.I.A.L., sindacato autonomo, inclusivo e costruttore di futuro, crediamo fermamente che l’Europa non possa continuare ad essere una mera somma di Stati, gelosi delle proprie prerogative, ma debba diventare finalmente una Federazione vera e compiuta: gli Stati Uniti d’Europa.
Solo con una visione federale si potranno affrontare le grandi sfide del nostro tempo: dalle crisi geopolitiche alle disuguaglianze sociali, dalle minacce ambientali alle trasformazioni tecnologiche.
Serve un esercito europeo comune, per garantire la sicurezza dei popoli europei di fronte agli imperialismi e agli autoritarismi.
Serve una politica fiscale condivisa, per evitare dumping interni e costruire una vera equità economica.
Serve un welfare europeo armonizzato, che garantisca gli stessi diritti sociali, del lavoro e della cittadinanza a tutti i cittadini dell’Unione, indipendentemente dallo Stato in cui vivono.
Un’Europa federale significherebbe anche superare le logiche egoistiche degli Stati-membri e dare più voce ai territori, alle comunità locali, ai corpi intermedi come i sindacati, che ogni giorno lavorano per la coesione sociale e la giustizia.
Per questo, come sindacato moderno e impegnato nel cambiamento, rilanciamo oggi con forza quell’intuizione di Ventotene, affinché diventi finalmente realtà: un’Europa dei popoli e non dei governi, dei diritti e non dei privilegi, della solidarietà e non della competizione.
Un’Europa federale, sociale, inclusiva. Un’Europa del lavoro e della dignità.