“La nuova norma sulla parità salariale in tutti i luoghi di lavoro, è un contributo importante contro il gender pay gap”: questo il giudizio del Coordinamento Nazionale Donne della Confial, espresso da Luciana Carlucci a nome della Organizzazione sulla nuova legge in materia di pari opportunità tra donne e uomini.
Secondo il Coordinamento Nazionale Donne Confial “si è compiuto un passo di fondamentale importanza verso il completo superamento delle disuguaglianze di genere, che dovà ora puntare all’aumento dell’occupazione femminile, nonché all’assunzione del principio di condivisione delle opportunità e delle responsabilità sul lavoro e in famiglia, a cominciare da una effettiva e concreta redistribuzione dei tempi di vita e di lavoro”. Per Luciana Carlucci, “il tema dell’uguaglianza sostanziale tra donne e uomini è strategico per la ripresa dell’economia, in un quadro di sostenibilità e innovazione, ma anche per la democrazia sui luoghi di lavoro quale espressione di cittadinanza sociale”.
E nella direzione della democrazia nelle aziende e a livello sociale, il Coordinamento Nazionale Donne della Confial, ha rilanciato l’esigenza di una legge per l’elezione dei rappresentanti sindacali sui luoghi di lavoro (RSU), che includa il voto di genere, quale strumento di effettiva parità donna-uomo e verifica della effettiva rappresentatività delle organizzazioni sindacali, “eliminando anti-storiche posizioni di privilegio”.
La Confial, proprio per assicurare parità di genere e parità salariale, ritiene non più rinviabile l’istituzione per legge di un compenso minimo legale non solo per lavoratrici e lavoratori subordinati, ma anche per tutti quei lavori invisibili e sfruttati, svolti alle dipendenze di grandi piattaforme multinazionali, come i rider.
Luciana Carlucci, Coordinamento Nazionale Donne Confial