Il 1° Congresso Confial Pensionati e Welfare a Palermo, con il leader confederale Benedetto Di Iacovo

Si svolgerà a Palermo il 12 novembre prossimo, con inizio alle ore 9.30 presso la Casa del Mutilato in via Scarlati (accanto alla Caserma dei Vigili del Fuoco), il 1° Congresso nazionale costituente della Confial Pensionati e Welfare. La stessa è una Federazione della CONF.I.A.L.- Confederazione Italiana Autonoma Lavoratori. Circa 150 i delegati provenienti da tutta italia in rappresentanza di oltre 10.000 associati. Il tema del congresso è: “Diamo Voce alla nostra Generazione”.

La relazione introduttiva sarà svolta dalla segretaria nazionale incaricata dalla Confederazione Diana Sapienza. Il congresso sarà presieduto e concluso dal segretario generale della Confederazione Italiana Autonoma Lavoratori Benedetto Di Iacovo. Interverrà Maurizio Ballistreri, in funzione di Presidente della Commissione Nazionale di Garanzia e del Collegio nazionale dei Probiviri della Confederazione nazionale. Sono state costituite e saranno validate dall’assemblea congressuale altre due Commissioni: Commissione nazionale verifica poteri e la commissione nazionale elettorale, che unitamente alla Commissione nazionale di garanzia e al legale rappresentante della Confederazione nella persona del segretario Generale saranno i garanti delle procedure congressuali.

Per il leader nazionale della Confial la federazione dei pensionati non avrà un mero scopo associativo, ma svolgerà una concreta azione sindacale rivendicativa e di confronto con le istituzioni pubbliche, sui temi che riguardano “la Terza età”, intesa come generazione capace di trasmettere esperienze e valori alle nuove generazioni, con le quali si batterà per garantire a tutti benessere fisico e mentale, reddito, assistenza sanitaria e previdenziali adeguata. “Per questo – secondo Di Iacovo – è necessario un nuovo Welfare in Italia e meno tasse sulle pensioni sino a 5.000 euro lordi. Assurdo -tuona il segretario- che un cittadino-lavoratore dopo avere lavorato e pagato tasse e previdenza sino a circa il 41% del proprio stipendio, quando va in pensione, su ciò che ha accantonato e già pagato le tasse, sia costretto a pagare ancora aliquote pari al 27% dell’imponibile pensionistico, a fronte del 2% in Germania, 5% in Portogallo, 10% in Francia”.          

Roma, 7 novembre 2023

L’Ufficio Stampa Confial Nazionale

 

 

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