Dichiarazione di Benedetto Di Iacovo, Segretario Generale di CONF.I.A.L sulla vittoria di Donald Trump alle presidenziali americane.

Sulla vittoria di Donald Trump alle presidenziali americane è intervenuto Benedetto Di Iacovo, Segretario generale della CONFIAL, che ha dichiarato: “Considero la vittoria di Trump un evento di rilevanza globale, con ovvie conseguenze non solo sugli Stati Uniti ma per tutto lo scenario internazionale, con ricadute significative per l’Italia e l’Europa. Il ritorno alla Casa Bianca di Trump segnerà una rottura con le politiche di Biden e, più in generale dei democratici, imponendo nuovi equilibri alle relazioni Usa ed Europa e, diversi profili geopolitici.
Dall’altro lato, vi sono aspetti critici, a cominciare dagli annunciati dazi alle importazioni dall’Europa di beni commerciali e di consumo, che non possono essere trascurati. Un’eventuale politica isolazionista e protezionista degli Stati Uniti potrebbe rendere più complesso mantenere un rapporto solido e stabile, sul lungo termine con l’Europa e con l’Italia. Anche sul tema della sostenibilità e del cambiamento climatico, l’approccio dell’Amministrazione Trump potrebbe divergere dalle attuali politiche europee, creando frizioni su temi che sono ormai centrali nell’agenda politica internazionale. L’Unione Europea, e l’Italia in particolare, dovranno affrontare la sfida di continuare a lavorare per un’economia sostenibile.
E’ necessario sviluppare il dialogo tra i due poli dell’Alleanza atlantica, per rilanciare la collaborazione sui temi della pace, della sicurezza, del commercio e dell’industria.
Nel nuovo scenario geopolitico che si determinerà, la CONF.I.A.L. continuerà a seguire con attenzione l’evoluzione dei rapporti tra Stati Uniti ed Europa, consapevole delle sfide e delle opportunità che si delineano per il futuro del nostro Paese e dell’intera area europea, con l’auspicio che il presidente Trump possa rafforzare i rapporti bilaterali con l’Italia, che ha sempre privilegiato l’Alleanza Atlantica, confidando nella costruzione di una difesa comune europea, con un esercito europeo, quale strumento certamente non bellico ma di deterrenza a ipotetici nuovi focolai di guerra vicini ai confini europei. L’auspicio e’ che questa guida americana possa contribuire a risolvere la crisi in Ucraina e nel Medio Oriente, in un orizzonte di pace e di cooperazione internazionale, su cui incessantemente si svolge la predicazione di Papa Francesco.

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