Assemblea di Quadri e delegati in Videoconferenza. Il 1° Maggio della Confial, tra storia, innovazione e modernità.

La CONF.I.A.L.Confederazione Italiana Autonoma Lavoratori ha celebrato la sua giornata della Festa internazionale del Lavoro con un attivo di quadri e delegati di tutta Italia, collegati dalle sedi CONF.I.A.L. Tema discusso,Il lavoro nel futuro l’era dell’intelligenza artificiale e del metaverso” e, coerentemente, in considerazione di ciò, la giornata celebrativa si è svolta con un webinar, al quale hanno partecipato tutti i dirigenti, quadri emilitanti dell’organizzazione, attraverso una piattaforma organizzata dalla Confial, trasmessa in streaming sulla propria webtelevision, (www.confialtv.it) e sulla propria pagina facebook @confialnazionale.

La relazione introduttiva è stata tenuta dal leader del sindacato Benedetto Di Iacovo, che ha illustrato le proposte per il governo sociale della IV “ondata tecnologica”, basata sulla digitalizzazione, la smaterializzazione delle prestazioni di lavoro, l’intelligenza artificiale.

Temi già affrontati da Di Iacovo, nel corso della celebrazione del decennale della Confial, tenutasi al Senato della Repubblica, il 21 marzo scorso, alla presenza di rappresentanti delle istituzioni, del mondo economico e sociale, di leader storici del sindacalismo italiano, come Giorgio Benvenuto.

Secondo Di Iacovo “l’Economia 4.0 può costituire una risorsa per il mondo del lavoro, ma è necessario modificare il sistema dei diritti sociali e il welfare, adeguando le politiche contrattuali e lo stesso statuto dei lavoratori, estendendoli anche a quel mondo del lavoro che pur non essendo subordinato, abbisogna di tutele e rappresentanza, nel quadro di una visione comunitaria”.

Nel corso della sua relazione Di Iacovo ha illustrato alcune proposte, in primo luogo uno “Statuto per tutti i lavori” ed una legge per il controllo e la partecipazione sindacale sui luoghi di lavoro, oltre ad una radicale riforma del sistema delle relazioni industriali, in cui si definiscano senza rendite di posizione per i soliti noti, ormai anacronistiche e regole certe su rappresentanza, rappresentatività e contrattazione collettiva, rispettose della previsione dell’art. 39 della Costituzione.

Solo ripensando, infine, i modelli contrattuali, il sistema economico e lo stato sociale – arrivando a sistemi di welfare aziendali realmente fruibili e a un reddito minimo garantito per tutti legato ad una formazione continua quindi ad una legge capace di misurare la presenza effettiva dei sindacati in ogni singolo luogo di lavoro non a livello generale nazionale, potremo dare effettiva rappresentanza sociale ai lavoratori e cogliere le opportunità di un mondo del lavoro in cui la tecnologia consentirà maggiore prosperità, benessere e tempo libero per i più.
Sono seguiti i contributi di approfondimento del prof. Maurizio Ballistreri, docente di Diritto del lavoro presso lUniversità di Messina e quello del prof. Domenico Marino, docente di Economia ed esperto di intelligenza artificiale presso lUniversità Mediterranea di Reggio Calabria.

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