
Il diritto di sciopero, sancito dalla Costituzione, rappresenta un cardine imprescindibile della democrazia e della tutela dei lavoratori, tuttavia, sottolinea come questo strumento debba essere usato con responsabilità e che, in un’epoca in cui la comunicazione e le dinamiche sociali richiedono nuovi metodi, debba necessariamente evolversi per incidere realmente sulle condizioni lavorative e per poterle effettivamente risolvere, senza nascondersi dietro lo sciopero, che corre il rischio di diventare solo uno

Deve fare riflettere la divisione nel campo sindacale del nostro Paese. Nel corso della presentazione di un libro dello storico Federico Romero, dal titolo “Gli Stati Uniti e il sindacalismo europeo 1944-51”, nell’autunno del 1990, Rinaldo Scheda, uno dei dirigenti più autorevoli della Cgil e legato all’ortodossia comunista, sconfessando la storiografia ufficiale del partito e concordando con Bruno Storti e Italo Viglianesi, a lungo leader di Cisl e Uil, affermò

Il CCNL di questo importante settore strategico, è stato sottoscritto presso la sede dell’EBILAV, dalle Organizzazioni Sindacali e datoriali, anche presenti nel CNEL, come Unsic Nazionale e CIU, nonchè, appunto da Confial Nazionale, Federdat, Unsicoop, Aep, Consil, Flaits. Il CCNL rappresenta una rilevante novità nel panorama sindacale in quanto interviene in una area strategica ed innovativa di assoluto rilievo e si configura come una vera e propria Azione di Sistema,