A fronte di una complessa situazione economica e sociale è necessaria, subito e senza indugi, la ripresa dell’iniziativa, dopo la pausa estiva, con una chiara agenda sindacale, da proporre a governo e associazioni datoriali. Un primo ordine di problemi è rappresentato dal “lavoro “povero” e sovente rifiutato, in quanto segnato da basse retribuzioni e dequalificazione professionale, in cui si inserisce l’esigenza di attribuire ai lavoratori autonomi ma economicamente dipendenti –