EDITORIALE Il Welfare italiano è stato pesantemente destrutturato negli anni della cosiddetta “Seconda Repubblica”, ma anche dalla terza, mai concretizzatasi. Sul versante sociale si deve osservare che ciò che resta del sistema di sicurezza sociale, ben poco in verità, è ispirato a vecchie logiche risarcitorie che non possono dare risposte ai fenomeni della frantumazione delle forme lavorative, l’intermittenza delle prestazioni, il proliferare di lavori precari né subordinati né autonomi, le
Un maxi-scivolo nelle grandi imprese, con la possibilità di lasciare il lavoro sette anni prima, con costi a carico dell’azienda. E’ quanto prevede un emendamento al decreto crescita in discussione in Parlamento per la conversione in legge. Il provvedimento è stato analizzato in una apposita riunione presso la sede nazionale della CONF.I.A.L. tra il segretario nazionale Benedetto Di Iacovo e i responsabile dell’Istituto Studi sul lavoro I.S.L. Confial Prof. Maurizio Ballistreri e alcuni dirigenti
REDDITO DI CITTADINANZA TRA APORIE E PROSPETTIVE di Maurizio Ballistreri, Presidente I.S.L. – Confial – Istituto Studi sul Lavoro La povertà è un problema importante nel mondo occidentale, dove forse il peso dell’indigenza è percepito, dalla minoranza che lo subisce, in maniera ancora più cruda per il quotidiano confronto con l’agiatezza ed il lusso della maggioranza. Tanto basta per opporsi con forza a chi propugna il tramonto del “Welfare State”.