Col Decreto Legislativo n. 81/2015, in attuazione della riforma del mercato del lavoro, si è proceduto a modificare, tra le varie tipologie contrattuali, anche il rapporto di lavoro accessorio (vedasi Capo VI artt. da 48 a 50). Ab origine il lavoro accessorio è nato per regolamentare quelle prestazioni lavorative non riconducibili alle tipologie contrattuali tipiche del lavoro subordinato o del lavoro autonomo. Sue caratteristiche principali, tutt’oggi rimaste invariate, sono: la previsione di
La Legge Fornero, rappresenta la peggior riforma previdenziale che abbia mai interessato gli italiani, tramite la quale si è allungata l’età pensionabile, rendendo più rigidi i requisiti utili al pensionamento. Negli ultimi giorni si sta discutendo ampiamente della nuova “pensione anticipata flessibile” che potrebbe essere attuata con la Legge di Stabilità 2016. Ma nonostante tutto esistono, attualmente, diversi espedienti per ottenere l’uscita anticipata: La strada classica di pensionamento anticipato Si accede
Il D. Lgs 81/2015 ha provveduto a modificare, con decorrenza 25 giugno 2015, la disciplina delle mansioni correlate alle prestazioni lavorative. Il principio generale sancito dal 2103 del codice civile stabilisce che il lavoratore deve essere adibito alle mansioni per le quali è stato assunto, a quelle corrispondenti all’inquadramento successivamente acquisito ovvero a mansioni riconducibili allo stesso livello e categoria legale delle ultime effettivamente svolte. Il nuovo testo del 2103